“La Valdorcia Costruzioni si fonda su due solide radici” – Ivano Zeppi

 

Un amico di vecchia data della CVC è Ivano Zeppi che, dal 1999 alla Produzione e Lavoro (Arcpl Legacoop Toscana), ne è diventato prima dirigente, poi direttore e presidente. Ha partecipato alla costituzione dell’Area Lavoro Legacoop Toscana della quale ha ricoperto il ruolo di direttore fino al recente pensionamento. Nel corso dell’attività ha partecipato ai CDA di diverse Aziende e Enti: Finpas, Firenze (Presidente) - Mps Leasing&Factoring - Paschi Gestioni Immobiliari - Inso, Firenze - Monte Paschi Vita - Siena Casa - Camera di Commercio, Siena - Fises, Siena - Efin, Badesse - Silston, Torrenieri – Promosiena - Assicoop Siena spa (presidente) - Assicoop s.c. (Presidente).

 

“La Valdorcia Costruzioni – ci dice - si fonda su due solide radici. La prima è proprio San Quirico d’Orcia, con le sue genti laboriose e soprattutto la sua storia che da sempre la vede legata al settore delle costruzioni e della produzione di materiali per l’edilizia. La seconda radice è il mondo della cooperazione: il territorio ha una lunga storia nel settore delle cooperative che parte dall’immediato dopoguerra con la nascita della Cooperativa Operaia e Contadina di Lavoro e Unità - per semplicità l’Unità – divenuta in seguito Delta Costruzioni Scrl che, alla metà degli anni ’90, fu travolta dalla crisi che trasformò le ditte di costruzione da imprese generali – cioè che facevano di tutto – in general contractor. Quella crisi rappresentò la spinta decisiva per un gruppo di “capi-cantiere” che dettero valore alla loro elevata capacità professionale e al loro convincimento nel modello aziendale cooperativo. Così nacque nel 1996 la Cooperativa Valdorcia Costruzioni. Erano i primi anni del mio impegno in Legacoop e, guardandomi oggi indietro, riconosco che fu davvero un’impresa che richiese grande coraggio e anche una visione del futuro. Soprattutto fu la voglia di dimostrare che si poteva organizzare una comunità con l’obbiettivo di trovare insieme il lavoro necessario. Quello sforzo ha funzionato , quei “capi-cantiere” oggi sono tutti in pensione, ma molti di loro sono rimasti come soci anziani di quella cooperativa che hanno saputo consegnare nelle mani di altrettanti giovani, loro degni eredi, che stanno dimostrando i loro indubbi meriti e le loro elevate capacità”.