La Regione Toscana, in collaborazione con Anci Toscana, lancia un nuovo invito ai Comuni toscani affinché presentino progetti per migliorare la qualità abitativa e rigenerare il tessuto urbano. E’ infatti possibile utilizzare la grande opportunità offerta dal programma nazionale in materia finanziato con un budget complessivo di 850 milioni di euro.
Per conoscere in maniera approfondita le caratteristiche del programma è stato organizzato per lunedì 11 gennaio, un webinar rivolto ai Comuni e ai professionisti del settore. Il webinar, sarà introdotto dall’assessore regionale alle politiche sociali e alla casa, Serena Spinelli, e condotto dai tecnici regionali e da Anci Toscana. Lo arricchirà il racconto di alcune esperienze sul campo per progettazioni analoghe avvenute in alcuni realtà toscane.
Il webinar durerà dalle 10 alle 13. Si potrà partecipare iscrivendosi attraverso questo link: https://www.regione.toscana.it/-/programma-innovativo-abitare. L’incontro online è rivolto in particolare ai comuni sotto i 60.000 abitanti: se i Comuni più popolosi potranno infatti presentare autonomamente i propri progetti, quelli più piccoli dovranno riferirsi alla Regione che agirà come ente aggregatore scegliendo alla fine un massimo di 3 proposte. Significativo il potenziale impatto economico: ogni progetto potrà infatti avere un valore massimo di 15 milioni di euro.
“Con questa iniziativa - è il commento di Serena Spinelli - vogliamo che tutti i Comuni si rendano consapevoli della grande opportunità offerta dal Programma nazionale per migliorare la qualità urbana dei loro abitati e per offrire una risposta alle situazioni di disagio abitativo. La finalità di questo programma, da noi pienamente condivisa, è quella di individuare soluzioni durevoli per la rigenerazione del tessuto socioeconomico, il miglioramento della coesione sociale, l’arricchimento culturale, la qualità dei manufatti, dei luoghi e della vita dei cittadini, in un’ottica di innovazione e sostenibilità”.
Sono cinque le linee di azione sulle quali la Regione indirizzerà la ricerca di proposte da presentare: la riqualificazione e l’incremento del patrimonio destinato all’edilizia residenziale sociale; nuove funzioni e rigenerazione di aree, spazi e immobili pubblici o privati; il miglioramento dell’accessibilità e della sicurezza dei luoghi urbani; il miglioramento della qualità ambientale nelle aree ad alta tensione abitativa; l’utilizzo di strumenti innovativi di gestione, inclusione sociale e welfare urbano e processi partecipativi, anche finalizzati all’autocostruzione.
I comuni sotto i 60.000 abitanti dovranno presentare i loro contributi alla Regione entro il prossimo 12 febbraio.